Post on 27-Jul-2015
Sviluppo Turistico della Valle Olona
Esame di: “TURISMO, PATRIMONIO
ECOLOGICO E SVILUPPO LOCALE”
Máster Ordenación y Gestión del
Desarrollo Territorial y Local
[ 2012 / 2013 ]
Professori:
Alfonso Fernández Tabales
Enrique Santos Pavón
Autore: Alberto Pala
INDICE:
1. Ambito e risorse turistiche della Valle Olona
a. Patrimonio culturale
b. Patrimonio industriale
c. Patrimonio naturale
2. Il prodotto turistico
a. La “Ciclopedonale della Valle Olona”
b. I monumenti
c. Alloggio e Ristorazione
d. Trasporti
e. Castellanza: porta d’entrata della Valle Olona
3. La domanda turistica potenziale
4. La diffusione della Valle Olona come destino turistico
5. La preparazione del destino turistico
6. Bibliografia
“Il mercato del cicloturismo in Europa centro-meridionale è stimato
intorno a € ~2 miliardi, di cui il 20% in Italia; si tratta dunque di un’area
di forza nella quale sarebbe necessario consolidare la posizione di
leadership con investimenti specifici”, (Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport,
2013).
1. Ambito e risorse turistiche della Valle Olona
I 14 comuni dell’ambito Valle Olona si relazionano intensamente con la storia della
Provincia e di tutto il nord d’Italia. Precisamente, quest’area si situa nella parte
meridionale della provincia di Varese, in Lombardia. Una provincia ubicata tra Milano e
la Svizzera, in uno spazio prealpino con un’abbondante presenza di acqua e, per questo,
storicamente molto antropizzato grazie alla sua grande capacità produttiva. L’idrografia
è legata alla formazione della frangia Prealpina nella quale è inclusa tutta la Provincia.
Le varie glaciazioni e le fusioni successive formarono uno strato di materiali di deposito
dalle Alpi fino alla Pianura Padana e il fiume Po. Oggi questi giacimenti appaiono come
materiali di argilla e ghiaia di color rossiccio. Tutta questa fascia ondulata si caratterizza
per una scarsa fertilità agricola (Magini, 2004).
L’ampia estensione dei boschi, fatto eccezionale nella fascia delle Prealpi, oggi giorno
lascia spazio ad aree residenziali. Nelle terrazze intermedie e più elevate della valle, i
paesi trovarono oltre che un terreno abbastanza fertile anche una grande disponibilità di
acqua, per questo motivo lo sviluppo residenziale abbandonò le difficili condizioni del
fondovalle e si fomentò in queste zone più favorevoli.
La Valle Olona si può dividere morfologicamente in due aree: quella che va da Vedano
Olona fino a Cairate, comprendente Lozza, Castiglione Olona, Gornate Olona,
Castelseprio, Lonate Ceppino, che è l’ambito più settentrionale, e la zona più a sud che
va da Fagnano Olona fino Castellanza e che comprende Gorla Maggiore, Gorla Minore,
Solbiate Olona, Olgiate Olona e Marnate. Nella parte settentrionale troviamo una valle
del tipo morenico, mentre che verso sud la valle si trasforma man mano in una pianura
secca (Corna Pellegrini, 1969).
La decisione di concretare quest’ambito nei 14 comuni nominati deriva oltre che dalle
caratteristiche fisiche similari del territorio, anche a causa di altre caratteristiche. Questo
territorio si può considerare come un’unica entità per molteplici fattori antropici. Di
particolare importanza furono: l’inizio dell’espansione industriale, i processi di
urbanizzazione moderna che portarono ad avere degli aspetti demografici, sociali ed
economici omogenei, oltre alla comune convergenza o gravitazione di una parte di
abitanti verso altri nuclei centrali (Varese e Milano) (Corna Pellegrini, 1969).
Anche storicamente la Valle Olona fu identificata come un’entità unica di 12 municipi,
ovvero la linea naturale della valle che va da Castiglione Olona fino a Castellanza, che è
l’ultimo comune varesino prima della provincia di Milano. Quanto detto è rappresentato
e testimoniato dalla mappa itineraria di Carlo Borromeo del 1538. Nell’immagine il
fiume Olona è disegnato come una linea che divide il paesaggio in due fasce
d’insediamento opposte, dove si notano le pianure, le penisole moreniche e le aree
boschive (Introini e Zibetti, 1998). L’itinerario di Carlo Borromeo identifica la Valle
Olona senza tenere in conto Vedano Olona e Lozza, i due municipi più settentrionali
dell’ambito considerato come “Valle Olona”.
Fonte: www.valleolona.it
L’incidenza del settore industriale nell’economia della Provincia di Varese, è senza
dubbi superiore, non solo alla media italiana, bensì anche alla media della Lombardia, in
altre parole la regione più industriale del paese. La Provincia comunque ha avuto una
crescita economica in linea con quella della regione Lombarda ed è importante
segnalare come questo territorio è una grande area esportatrice. Ciò si deve alla
vicinanza della Svizzera e della presenza dell’hub Malpensa, un aeroporto d’importanza
nazionale e internazionale. L’ambito Valle Olona può essere considerato un piccolo
esempio della situazione di tutta la frangia prealpina del nord d’Italia. Una zona molto
florida economicamente, sopratutto industrialmente e dove vi è un’abbondante presenza
di risorse idriche. La valle del fiume Olona è riconosciuta dalla letteratura come una
delle zone incubatrici del processo d’industrializzazione d’Italia duranti i primi anni
dell’800. Lungo il corso d’acqua, la popolazione ha potuto beneficiarsi di due fattori
intrinseci della zona: la forza motrice del fiume e l’imprenditorialità della gente. Per
questo, in molti testi si può incontrare la definizione di “Olona fiume di civiltà”. Le
acque sono state necessarie per lo sviluppo, sopratutto, dell’industria tessile, delle
fabbriche di cotone e seta, tessiture, tintorie e candeggi. È una valle ricca di storia, nella
quale, oltre alla prosperità della rivoluzione industriale, si sono vissute altre rilevanti
tappe della storia. Per le caratteristiche idrografiche e morfologiche descritte, la Valle
Olona è stata dall’”età del ferro” una zona molto fiorente e per questo si può trovare un
notevole patrimonio industriale e storico-culturale.
Il fiume Olona è l’asse principale dell’ambito considerato in questo studio, nasce nelle
Prealpi a 548 metri d’altezza nel monte Rasa, si sviluppa sinuosamente per 71 km,
scavando la valle e attraversando la pianura settentrionale milanese, fino a confluire nel
fiume Lambro. L’Olona, dopo la seconda guerra mondiale e con il boom economico
italiano, è stato uno dei fiumi più contaminati del nord d’Italia. Dagli anni settanta,
però, con la crisi delle manifatture e grazie alle prime opere di risanamento si sono
rivelate delle importanti migliorie della qualità dell’acqua (sopratutto al nord) e un
nuovo interesse ambientale verso il territorio. Il fiume che in passato fu la risorsa
principale per l’attività manifatturiera, oggi può essere il protagonista di uno sviluppo
compatibile con l’ambiente e infocato verso l’attrazione turistica dei comuni della valle.
Nella valle troviamo 14 comuni: Castiglione Olona, Lozza, Vedano Olona,
Castelseprio, Cairate, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Solbiate Olona, Marnate, Olgiate
Olona, Lonate Ceppino, Fagnano Olona, Gornate Olona e Castellanza. Questi comuni
nell’insieme formano una regione che è chiamata Valle Olona o Ambito del Medio
Olona. I 14 comuni considerati racchiudono una popolazione totale di 97.529 abitanti
che si distribuiscono in una superficie di 85,48 km2. L’insieme dei comuni crea un
sistema omogeneo di nuclei urbani che distano tra di loro 2-3 chilometri. Tutti loro sono
uniti linearmente da nord a sud dal fiume Olona che rappresenta l’asse più importante
del territorio. Un comportamento particolare della Valle Olona è la complementarietà
che esiste tra i differenti insediamenti, attuando come diversi quartieri di un’unica città.
Le ottime connessioni tra i vari paesi sono il risultato di un’ordinazione territoriale
molto più integrata rispetto a quando l’unica fonte di vita del territorio era
l’agricoltura (Corna Pellegrini, 1969).
I comuni dell’ambito si caratterizzano per una media dinamicità verso i fattori
economici e d’insediamento (Corna Pellegrini, 1969).
Nel 2001 (ISTAT), il tasso di disoccupazione nella Valle Olona fu del 4,3% contro
l’11,6 % dell’Italia, il 4,7% della Lombardia e il 4,9% della Provincia di Varese. La
valle sia per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, disoccupazione giovanile,
occupazione e di attività ha percentuali migliori rispetto alla Provincia, alla Regione e
con certa differenza allo Stato.
Fino all’anno 2010, tutti i comuni, tranne Castellanza, avevano un’evoluzione
demográfica progressivamente positiva. Questo fenomeno è strettamente relazionato
con le attività economiche nel territorio.
Fonte: Elaborazione propria con dati ISTAT
Come si è suggerito nei paragrafi anteriori, la presenza di molta superficie boschiva e la
scarsa fertilità del terreno, fece sì che l’agricoltura non abbia mai avuto un ruolo
importante in questo territorio. In questo momento, lo sviluppo agricolo più comune è
quello di piccole imprese in aree inferiori a 6 ettari. La maggior parte sono piccoli
proprietari agricoli che si dedicano al settore primario in una forma part-time.
D’altra parte, le attività industriali in Valle Olona non solamente un interesse locale,
poiché la storia dell’industria in questa zona è stata una delle più significative di tutta
Italia (Corna Pellegrini, 1969). Storicamente, l’attività industriale che ha avuto maggior
esito in relazione con il fiume Olona fu il settore tessile. Le industrie di cotone, in
particolare, approfittarono del territorio per sviluppare le proprie attività, incentivando
agli inizi del ‘900 la costruzione di una nuova infrastruttura. La ferrovia della Valmorea,
inaugurata nel 1904, connetteva tra di loro tutti i comuni della Valle e collegava questo
territorio con la Svizzera. Il suo percorso è parallelo al fiume Olona e si convertì in un
asse strutturale e articolante tanto importante quanto il fiume stesso.
Come si può dedurre dal grafico che segue, l’attività industriale attualmente è quella che
prevale chiaramente su tutte le atre attività produttive nell’ambito. Secondo il censo del
2001, il 59% dei lavoratori nella Valle Olona erano impiegati nell’industria (ISTAT,
2001). Se in precedenza il settore tessile e, in particolare il cotone era il prodotto più
lavorato, adesso le industrie della zona si dedicano principalmente al trattamento di
prodotti chimici, plastici e della carta. Il settore della plastica ha creato un cluster di
piccole e medie imprese nella valle e sopratutto intorno a Castiglione Olona, arrivando a
denominarsi plastic valley. Il cambio dei prodotti trattati fa si che abbia aumentato il
numero d’imprese con Rischio di Incidente Rilevante (RIR).
Il territorio gioca anche una funzione residenziale per una parte della popolazione che
porta in Valle Olona i suoi ingressi dalle aree esterne all’ambito. Le specializzazioni che
si sviluppano nella valle si relazionano unicamente con il settore industriale, mentre che
i professionali del settore terziario producono spostamenti pendolari verso Milano,
Varese o la Svizzera. L’aumento demografico del 9,17% che si è prodotto fino al 2010
nel territorio è stato favorito non solo per la disponibilità di lavoro nell’industria, ma
anche per le condizioni di vita favorevoli e di occupazione nel settore dell’edilizia.
Le attività del settore terziario in questo territorio non hanno percentuali di occupazione
molto alte, gli impiegati nel commercio sono il 13,27%, i professionisti il 6,79%, gli
impiegati nella sanità il 3,25%, nell’istruzione lo 0,15% nell’hotelleria e ristorazione
solamente il 2,60%.
Fonte: Elaborazione propria con dati ISTAT
I servizi generali sono più concentrati a Castellanza, dove si trova la sede dell’università
LIUC, i distretti di educazione superiore e gli unici ospedali dell’ambito. Per questo,
con l’eccezione di Castellanza, si può considerare che il settore terziario in quest’area ha
quasi esclusivamente una funzione locale e non rappresentano se non straordinariamente
(Castellanza) un servizio per i territori esterni. È sorprendente la mancanza assoluta di
fattori riguardanti lo sviluppo turistico in Valle Olona, quando in gran parte dell’Europa
il turismo rurale è cresciuto come fattore diversificante d’ingresso economico e come
ottimizzatore delle potenziali risorse endogene (García, 1996). In quest’area varesina, lo
sviluppo turistico non si è considerato sino ad ora come un’opportunità per ampliare la
diversificazione economica del territorio, nonostante il ricco patrimonio culturale,
naturale e industriale presente nei limiti amministrativi dei 14 comuni.
Il Patrimonio Culturale
Indubbiamente il più importante patrimonio culturale del territorio preso in
considerazione è il parco archeologico di Castelseprio-Torba, che conserva una parte
dell’insediamento fortificato tardo-romano e che fu riutilizzato dai Longobardi. Il
complesso fu dichiarato, in compartecipazione con altri siti archeologici italiani,
Patrimonio Mondiale Unesco nel 2011 come testimonianza del passaggio Longobardo
in Italia.
Nel recinto si trovano le costruzioni militari (Castrum), la Basilica di San Giovanni
Evangelista, la Chiesa di San Paolo, la cascina di San Giovanni e la zona anticamente
abitata. Fuori dalle mura c’è la Chiesa di Santa Maria Foris Portas con i suoi affreschi
del VI secolo e il Monastero di Torba che è l’unico elemento situato fuori dai limiti
amministrativi di Castelseprio. Questo edificio del V secolo si ubica nella frazione di
Torba che appartiene amministrativamente a Gornate Olona.
Oltre a questo patrimonio d’interesse internazionale, nella Valle Olona, si trovano altre
testimonianze storiche. Come spesso accade, i monumenti archeologici più numerosi
sono quelli religiosi. Risaltano, tra le decine di luoghi di culto di alto valore storico-
architettonico e le varie chiese patronali, il Monastero di Cairate, la Collegiata di
Castiglione Olona, il Santuario della Madonnetta di Gornate Olona e la Chiesa di San
Michele nella frazione di Gornate Superiore (Castiglione Olona). Nei comuni della
Valle Olona, però, si conservano anche molti resti della storica prosperità di questo
territorio, esempi sono: il Castello Visconteo di Fagnano Olona, la Villa Carminati
Brambilla di Castellanza, la Villa Greppi Gonzaga di Olgiate Olona e la Torre
Colombera di Gorla Maggiore.
Anche nei comuni ci sono alcuni borghi incantevoli come per esempio il centro storico
di Lozza, di Caronno Corbellaro, di Gornate Superiore o di Castiglione Olona.
Quest’ultimo è descritto, per il celebre scrittore Gabriele D’Annunzio, come “L’isola di
Toscana in Lombardia”, contrapponendo la fama turistica toscana con il ruolo
industriale della regione lombarda.
Patrimonio Industriale
Se il patrimonio culturale della Valle Olona è abbastanza ricco, il patrimonio industriale
in questo territorio è anch’esso quantitativamente molto elevato. Ciò è dovuto al forte
sviluppo economico che è avvenuto dal ‘700 lungo le sponde del fiume Olona. Per
questo motivo ancora oggi possiamo trovare molti mulini e cascine costruite prima della
rivoluzione industriale quando ancora l’agricoltura aveva un ruolo importante sul
territorio. Nel ‘800-900 le infrastrutture nella regione si moltiplicano esponenzialmente
e oggi possiamo apprezzare sia patrimoni industriali conservati e valorizzati, sia beni
industriali dismessi e abbandonati. Esempi molto positivi sono la valorizzazione
dell’antica linea ferroviaria della Valmorea con i suoi caselli e l’ex cotonificio Cantoni
di Castellanza, oggi sede dell’università LIUC. Vi sono molti altri beni di archeologia
industriale che sono in attesa di un nuovo destino, ma che nonostante ciò non sono di
minor interesse estetico e culturale. Numerose sono le aziende che si dedicarono
all’elaborazione del cotone (Cotonificio Ponti di Solbiate Olona, Cotonificio Enrico
Candiani di Fagnano Olona, Cotonificio Schoch/Milani di Castiglione Olona e
Cotonificio Luigi Candiani di Olgiate Olona), della carta (Cartiera Vita & Mayer di
Cairate e Cartiera Crespi di Castiglione Olona) e della plastica (Mazzuchelli di
Castiglione Olona).
Di notevole interesse sono i mulini (alcuni solo resti) che percorrono tutta il fondovalle
dell’Olona. Le testimonianze più interessanti sono indubbiamente il Mulino Taglioretti
di Lonate Ceppino, il Mulino Bosetti/Solmoiraghi di Fagnano Olona e il Mulino del
Sasso di Olgiate Olona.
Spesso i mulini erano usati approfittando della forza del corso d’acqua per macinare il
grano. Un cereale che era prodotto nelle superfici pianeggianti in cima alla valle. Così
che, in queste posizioni strategiche, ancora oggi possiamo apprezzare le cascine e i vari
patrimoni rurali della Valle Olona. A Castelseprio si ubicano la Cascina Ronchè e la
Cascina Brughiera, a Vedano Olona la Cascina Ronco, a Gornate Superiore, frazione di
Castiglione Olona, si situa la magnifica Cascina Colombera, molte altre si conservano
lungo tutto questo territorio anticamente rurale.
Patrimonio Naturale
Nonostante il grande impatto che ha avuto lo sviluppo industriale sul territorio della
Valle Olona, qui si trovano ancora molte superfici boschive. Anche se drasticamente
diminuita, l’agricoltura sopratutto nei paesi più settentrionali non è del tutto scomparsa
e i boschi di tutta la valle sono ancora molte volte i protagonisti dei paesaggi.
Queste superfici “verdi” sono state regolate attraverso la formazione di Parchi Locali di
Interesse Sovracomunale (PLIS). I quattro PLIS della Valle Olona sono il RTO (Rile-
Tenore-Olona) che si estende tra i torrenti Rile e Tenore e il fiume Olona, il PLIS del
Medio Olona, il PLIS Bosco del Rugareto che comprende la zona semi-naturale del sud
della valle e il PLIS Parco dell’Altomilanese.
Nei confini amministrativi di Vedano Olona s’immette una porzione del Parco
Regionale Pineta, in questo comune perciò vi è una connessione naturale tra l’asse
dell’Olona e il grande parco che interessa la provincia di Varese e di Como.
Anche il fiume Olona con tutti gli altri elementi idrografici della zona è sicuramente un
patrimonio naturale di alto valore. Lungo il percorso del fiume si possono apprezzare
meandri, pianure alluvionali e anche piccoli salti d’acqua e le “Gonfolite e Forre
dell’Olona” un importante monumento naturale.
2. Il prodotto turistico
La “Ciclopedonale della Valle Olona”
Dal 2010 si è conclusa la “Pista Ciclopedonale della Valle Olona”, è una greenway che
riutilizza un lungo pezzo del tracciato della ferrovia della Valmorea e che corre parallela
e a poca distanza dalla riva del fiume Olona. È un’infrastruttura che facilita il
collegamento sostenibile tra tutti i paesi della valle e tra la valle e l’alto milanese.
Precisamente il percorso terminato parte da Castellanza e arriva a Castiglione Olona, in
altre parole circa 20 km di tracciato sommerso in un paesaggio boschivo da cui si può
apprezzare sia molto patrimonio culturale, sia altrettanto patrimonio industriale. Il
progetto generale vuole riqualificare l’intero tracciato ferroviario, ovvero da Castellanza
a Mendrisio (Svizzera), forse in un futuro si terminerà questa interessante proposta, però
nonostante tutto, ora si è riusciti a connettere l’hinterland milanese con la Valle Olona.
Il percorso della ciclopedonale è in ottime condizioni, con una buona segnaletica che
indica il percorso originale, mentre che gli itinerari alternativi e d’interesse culturale e i
sentieri tra i parchi PLIS sono indicati discretamente.
In alcuni punti è ancora osservabile l’antica linea ferroviaria della Valmorea che si
conserva come rappresentazione del luogo, così come i vari caselli, alcuni vagoni e altri
elementi ferroviari che valorizzano la pista ricordando l’identità territoriale.
L’acceso alla greenway è facilitato in decine di punti. Bisogna considerare però che
l’infrastruttura si trova interamente nel fondovalle e che i centri abitati normalmente
sono situati in cima ai rilievi. Così che, anche se il dislivello non è eccessivo, la
connessione tra i paesi della Valle Olona e la ciclopedonale deve essere migliorata con
un riguardo verso i vari nodi strategici, come ad esempio il parco archeologico di
Castelseprio, il monastero di Cairate, etc.
Fortunatamente la pista inizia nella località di Castellanza, dove vi è una stazione
ferroviaria e dove si trova anche un ampio parcheggio per le automobili al lato
dell’accesso alla greenway. Anche i comuni di Vedano Olona e Castiglione Olona sono
dotati di una stazione ferroviaria, però queste sono ubicate abbastanza lontano e non
sono ottimamente connesse con il percorso ciclopedonale.
I monumenti
Il parco archeologico di Castelseprio-Torba sicuramente è il patrimonio più conosciuto
della Valle Olona. Qui vi è la possibilità di visitare il luogo solo o accompagnato da una
guida. La segnaletica è molto efficiente con delle ottime spiegazioni dei patrimoni
osservati e della biodiversità presente nel parco naturale che circonda il sito Unesco.
Nonostante la presenza di spazi ricreativi, fonti d’acqua, servizi igienici e parcheggi, la
visita è totalmente gratuita. Attualmente l’utilizzo turistico del luogo è minimo, le visite
si limitano a scolaresche, appassionati di archeologia durante i fine settimana e
popolazione locale in cerca di svago in un ambito di alto valore naturalistico e culturale.
Anche i numerosi altri monumenti culturali della valle sono normalmente ben
conservati e consentono una visita gratuita. Un’eccezione è il Monastero di Torba
(anch’esso incluso nel patrimonio Unesco con Castelseprio) che offre l’entrata al sito a
5 euro e a 2,50 euro per i bambini. Ciò è possibile poiché l’edificio è di proprietà del
FAI (Fondo Ambientale Italiano). Questo ente valorizza e pubblicizza in maniera
ottimale il bene culturale a disposizione, riuscendo anche a installare al suo interno un
ristorante e una sala espositiva.
Alloggio e Ristorazione
Nella regione della Valle Olona vi sono 266 imprese che si dedicano all’accoglienza
turistica e ristorazione (SISEL 2001). Di questi ben 69 si situano dentro i confini
amministrativi di Castellanza.
I dati del SISEL (2011) mostrano come nella Valle Olona siano presenti un totale di 25
hotel i quali offrono un totale di 1.334 posti letto. I dati non rappresentano, però, la
situazione reale, poiché solamente nei quattro comuni (Castellanza, Solbiate Olona,
Olgiate Olona e Fagnano Olona) più vicini all’autostrada e perciò meglio comunicati
con Milano, si ubicano 16 hotel con 1.270 posti letto. Negli altri 10 comuni
settentrionali solamente troviamo 9 hotel con una disponibilità totale di 64 letti. Inoltre
vi sono paesi rappresentativi come Castelseprio nella quale non vi è la possibilità di
alloggiare.
Trasporti
Nella Valle Olona, anche senza arrivare ad avere espressioni di congestionamento del
traffico come occorre nell’hinterland milanese, la mobilità del territorio è un fenomeno
molto importante ed è necessario considerare sia i flussi di entrata, sia quelli d’uscita.
Con rispetto ai movimenti di transito, essenzialmente la direttrice Milano-Varese è
quella più frequentata e risulta impossibile distinguere questi flussi di larga scala con
quelli puramente locali. La Valle Olona è perfettamente connessa sia con tutta la
provincia di Varese sia a livello globale. Uscite dell’autostrada A8 Milano-Varese o
“Autostrada dei Laghi” si trovano a Castellanza e a Solbiate Olona e comunque tutti i
comuni del territorio preso in considerazione sono molto vicini ad un accesso a questa
infrastruttura. Infatti, la direzione dell’A8 è approssimativamente parallela al fiume
Olona e dunque alla Valle. A questo sistema di mobilità longitudinale si intrecciano
delle connessione est-ovest che incrociano il fiume e attraversano la valle. La maggior
parte di queste strade sono molto suggestive però sono di limitata importanza e spesso
di difficile transitabilità per la sinuosità del tracciato. Il passaggio da un lato all’altro
della valle per il trasporto pesante è garantito soprattutto attraverso alcuni viadotti, di
cui il più importante è quello situato nel comune di Cairate.
Un’altra via di comunicazione molto significativa è la “Varesina”, una strada
provinciale che segue la direzione nord-sud connettendo Varese con Milano e
inserendosi, a Vedano Olona e a Castiglione Olona, nei territori della Valle Olona.
La direttrice nord-sud è anche quella che segue la rete ferroviaria nella provincia di
Varese gestita dall’impresa privata LeNord. La Valle Olona è interessata dal tracciato,
attraverso le stazioni di Castellanza, Vedano Olona e Castiglione Olona, ovvero,
l’estremo settentrionale e meridionale dell’ambito considerato. Oltre a Castiglione
Olona che condivide la stazione con Venegono Superiore (lo scalo si trova nei confini
amministrativi di Venegono Superiore) e si situa sul tracciato Varese-Milano, gli altri
due paesi si possono considerare come le porte d’entrata della valle. Vedano Olona è
l’accesso settentrionale e la sua stazione si colloca anch’essa sul percorso Varese-
Milano, mentre che Castellanza è la porta sud e la sua stazione ferroviaria si ubica nella
direttrice est-nordovest, sul tracciato Milano-Saronno-Novara.
La presenza dell’Aeroporto di Malpensa a 20-25 km di distanza dall’ambito, fa si che
questa zona sia ottimamente connessa anche alla rete globale, poiché Malpensa è il
secondo aeroporto con più traffico passeggeri d’Italia.
Interesante è l’iniziativa adottata dall’amministrazione di Castellanza che offre il
servizio “Castellanza Punto Bici”, un noleggio gratuito di biciclette. Con questo
progetto si può noleggiare, con l’unico requisito di presentare un documento valido
italiano o straniero, una bicicletta dalle 7:30 per un tempo illimitato fino alle 19:30.
Castellanza: porta d’entrata della Valle Olona
Come sintetizzato nei paragrafi precedenti, Castellanza è il comune più meridionale
dell’ambito, si può affermare che anche se appartiene alla Valle Olona è anche un paese
metropolitano milanese, in cui le dinamiche della capitale lombarda influenzano la sua
esistenza. È l’unico paese della valle che può vantare nei suoi confini amministrativi
una stazione ferroviaria, un’entrata all’autostrada, un servizio di bike-sharing e un
accesso diretto alla pista ciclopedonale della Valle Olona. Tutto ciò fa si che il comune
si converti nella porta d’accesso alla valle.
3. La domanda turistica potenziale
Nonostante la presenza sul territorio di un alto livello, sia qualitativamente sia
quantitativamente, di patrimonio no vi è molta domanda turistica nella Valle Olona.
Popolazione Superficie
Km2
Beni culturali vincolati
Km2/Beni culturali vincolati
Abitanti/Beni culturali vincolati
Sti Unesco Km2/Unesco Abitanti/Unesco
Valle Olona 98.065 87 60 1,44 1.634,42 1 86,54 98.065
Varese 876.960 1.202 610 1,97 1.437,64 4 300,40 219.240
Lombardia 9.794.525 23.868 10.161 2,35 963,93 9 2.652,02 1.088.281
Fonte: Elaborazione propria
Ciò è dovuto quasi sicuramente alla scarsa publicizzazione della regione e alla
tradizionale idea negativa che questa zona offre poca qualità di vita e che l’industria
assoggetta la natura. Non è realistico per questo motivo pensare di posizionare la Valle
Olona nel mercato turistico internazionale, sarebbe più sensato e consono avere un
obiettivo regionale da ottenere a lungo termine. Inizialmente la domanda turistica
dovrebbe essere rappresentata da tutta la popolazione della città metropolitana di
Milano e da turisti che stanno già visitando altre bellezze della Lombardia o Expo 2015.
Il capoluogo di regione con tutto il suo hinterland somma un totale di 4,1 milioni di
persone. Una popolazione che risiede quotidianamente in un ambito urbano o
periurbano, dove la qualità di vita (sopratutto per quanto riguarda l’ambiente e
l’inquinamento) è scarsa e che abitualmente il fine settimana vuole allontanarsi dalla
stressante quotidianità. Così che sono molto frequenti le escursioni familiari fuori dalla
metropoli nel week-end. Il target specifico deve essere infocato sulla popolazione che
ha una disponibilità economica medio-alta, che possa permettersi di uscire dalla città
una giornata o il fine settimana. È una popolazione capace di garantire a tutta la famiglia
un dispendio minimo che includa i trasporti, il vitto e alloggio e le entrate nei
monumenti o la pratica di attività d’interesse.
4. La diffusione della Valle Olona come destino turistico
Come si è già commentato, il limite principale dell’ambito di studio è la cattiva fama
che ha ereditato dal suo passato moderno, dove la crescita economica ha limitato la
qualità ambientale e la valorizzazione culturale. Però, oggigiorno, con il nuovo ruolo
delle scienze umane e la diffusione del desiderio di qualità ambientale, il territorio della
Valle Olona ha cambiato la sua immagine e questo messaggio deve diffondersi con
maggior forza e con più efficacia. Ciò che manca è “autostima” nel territorio stesso e
nei suoi abitanti. Nella Valle Olona non vi è fiducia sul fatto che questo luogo possa
svilupparsi come meta turistica anche di piccolo rango. Queste argomentazioni sono
molto importanti poiché per fomentare un’immagine turistica positiva della valle è
necessaria anche la partecipazione popolare, ciò per evitare un rifiuto posteriore e
perché gli abitanti fanno parte dell’immagine del territorio riflessa all’esterno.
La pubblicità deve tenere in conto del target del destino turistico, così che questa
dovrebbe essere una divulgazione locale e focalizzata alla classe medio-alta che vive nel
milanese o che visita Expo 2015. I nodi strategici dei trasporti pubblici e i centri di
scambio intermodale di trasporto del milanese sono dei punti interessanti per
intraprendere la diffusione del prodotto turistico. Oltre a ciò si deve avviare una
massiccia informazione del progetto in internet e nelle reti sociali e fomentare una
stretta cooperazione con il dipartimento turistico della Provincia di Varese
(vareselandoftourism) e della regione Lombardia.
La Valle Olona però deve competere con vari destini turistici che hanno lo stesso target
di visitatori. La stessa Provincia di Varese offre escursioni giornaliere con mete i vari
laghi, fiumi e parchi del territorio, oltre che a un ricco patrimonio culturale e ad altri 3
patrimoni Unesco. Anche la vicina Provincia di Como ha un territorio similare a quello
di Varese e questo fa si che sia un’ulteriore competitrice. Un’altra categoria che
compete con la Valle Olona nell’attrazione turistica sono i capoluoghi di provincia
come le città di Varese, Como, Lecco, Lugano (Svizzera), Brescia e Bergamo.
Ambito Visione Missione Segmento di
Mercato Target Concorrenza
Valle
Olona
Risanamento
dell’ambiente
naturale,
riqualificazione
dei beni industriali
e diversificazione
economica per
detenere il capitale
umano qualificato.
Impiegare i vari
patrimoni per
favorire uno
sviluppo
turistico
sostenibile.
Turismo del
fine
settimana e
escursioni di
breve istanza.
La popolazione
che risiede nel
nord d’Italia e i
turisti che
visitano la
regione
Expo 2015.
Altri corridoi
ecologici (Ticino),
città e paesi con
eredità culturale e
gli importanti
monumenti
naturali e culturali
della regione.
La Valle Olona con la sua proposta turistica dovrebbe distaccare la dinamicità
dell’esperienza che si vuole proporre. In specifico quest’ambito può offrire un itinerario
cicloturistico, un percorso sulla pista ciclopedonale, dove si possa apprezzare in poco
tempo tutto il ricco patrimonio dei 14 comuni. I punti forti della proposta turistica
potrebbero essere:
• Il facile accesso a Castellanza
• Un itinerario cicloturistico di 20 km lungo la ciclopedonale della Valle Olona,
ripercorrendo le tracce dell’antica ferrovia della Valmorea
• Il ricco e vario patrimonio culturale, industriale e naturale del territorio
• Il patrimonio mondiale Unesco di Castelseprio-Torba
• Il centro storico di Catiglione Olona e Caronno Corbellaro
• Un amplissimo catalogo di monumenti religiosi
5. La preparazione del destino turistico
“Per cicloturismo, o turismo in bicicletta, intendiamo viaggi itineranti o gite
giornaliere, senza motivazioni agonistiche, lungo percorsi prevalentemente facili, su
strade a scarso traffico o riservate alle biciclette (ciclopiste). Il cicloturismo è un modo
per avvicinare ed incontrare luoghi e persone.
E’ una proposta turistica che offre un contatto diretto con l’ambiente circostante, la sua
cultura e la sua tradizione, ad una velocità a misura d’uomo che consente di “vivere” i
percorsi, sostandovi per visita, ristoro, ospitalità.
E’ un turismo che oltre ad essere in maniera caratteristica lento, risulta
anche sostenibile consentendo di poter fruire ed al tempo stesso preservare l’ambiente,
l’attrattiva principale del turismo stesso. Ovviamente il territorio che sceglie di
proporsi ai cicloturisti deve impegnarsi a realizzare un prodotto che risulti appetibile.
Perché ciò possa
realizzarsi, sono necessari una serie di interventi:
1. bisogna offrire al turista in bicicletta la possibilità di venire in contatto e di fruire di
un significativo ambiente naturale e di una cultura locale vitale fatta di manufatti,
attività, prodotti, manifestazioni, eventi, ecc.
2. è necessario che sul territorio sia presente una rete di percorsi cicloturistici
appositamente realizzati o che sfruttino la viabilità secondaria esistente, facilitando gli
spostamenti “lenti” e che questa rete sia supportata da una cartografia e da una
cartellonistica apposita.
3. è necessaria sopratutto una rete di imprese, pubbliche e private, in sinergia, per il
successo dell’iniziativa. Dalla creazione dei percorsi alla promozione e offerta dei
servizi, che coordinando l’informazione, la logistica in senso lato (dalla manutenzione
e cartellonistica, alla gestione del vitto e dell’alloggio), l’organizzazione di attività di
accompagnamento, di gioco, sportive, enogastronomiche, culturali, ecc.
Si tratta di un’offerta turistica che non si pone in competizione con quella tradizionale,
al contrario, la completa, qualificando l’intero prodotto turistico” (Cillo, 2010, pp. 22-
23).
Oltre ad iniziare con la diffusione della nuova immagine della Valle Olona e a
perfezionare la già buona connessione dell’ambito con la città metropolitana di Milano,
è necessario preparare il territorio all’accoglienza turistica del nuovo pubblico
desiderato. La formula più semplice è la creazione di pacchetti turistici, dove nel caso
della Valle Olona si potrebbe includere:
• Noleggio biciclette e contrattazione guida
• Itinerario cicloturistico per la ciclopedonale con spiegazione dei patrimoni
individuati
• Visita al parco archeologico di Castelseprio-Torba e/o di altri monumenti
d’interesse
• Visita al centro storico di Castiglione Olona e/o di altri centri d’interesse.
• Riconoscimento dell’archeologia industriale della valle, valorizzando i mulini e
le industrie che hanno avuto un grande impatto sul territorio.
• Alloggio e pranzo/cena tradizionale lombardo
• Eventuale viaggio di ritorno a Castellanza con bus attrezzato
Però, la regione per competere nel mercato turistico lombardo deve essere pronta a
offrire un buon prodotto anche prescindendo dal pacchetto turistico. Così che
Castellanza deve sviluppare la sua immagine di porta d’accesso della valle della stessa
forma che anticamente era la stazione di partenza della Valmorea. Una proposta
interessante sarebbe quella di creare un centro d’interpretazione (può essere un casello,
dei vagoni del treno, etc.) che oltre ad introdurre il visitatore nel territorio serva come
punto di ricezione turistica. In questo comune, inoltre, sarebbe produttivo incrementare
l’offerta di noleggio bici e la possibilità di contrattazione di guide turistiche che
accompagnino l’escursione anche per tutta la giornata.
Una buona proposta sarebbe quella di preparare delle mappe illustrate, didattiche e
turistiche, per aiutare i visitatori nell’interpretazione del territorio. Ciò fa sì che il turista
possa mantenere il controllo della sua visita, in un’esperienza dinamica e interattiva
dove l’ospite si rende protagonista cercando, compiacendo e arricchendosi della visita
dei vari patrimoni culturali, industriali o naturali. Sulla stampa si potrebbero anche
indicare e raccomandare ristoranti, bar e trattorie, oltre che agli abituali servizi necessari
per un turista.
La pista ciclopedonale della Valle Olona deve continuare a mantenere le ottime
condizioni e la buona segnaletica descritta nel secondo paragrafo. Si potrebbero
aggiungere nuove zone di fermata e di riposo con i servizi necessari. È indispensabile
migliorare le connessioni tra la pista e Castelseprio, incrementando la sicurezza dei
ciclisti e dei pedoni e creando delle rampe appianate che affrontino il dislivello.
Il parco archeologico di Castelseprio-Torba, avendo ottenuto il prestigioso
riconoscimento dell’Unesco solamente nel 2011, si trova in perfetto stato. Vi è stata una
grande valorizzazione dei monumenti e di tutto il parco aggiungendo vari servizi al
visitatore. Per questo bene di grande interesse si potrebbe pensare di iniziare a far
pagare un biglietto per la visita del patrimonio o per lo meno trovare qualche tipo di
accordo con le imprese private relazionate con il turismo.
Per fomentare e diffondere in tutto il territorio i benefici economici del turismo si
potrebbero creare gruppi d’interesse comprendente attori privati (hotel, ristorazione,
noleggio bici, etc.) e pubblici (patrimoni). Con formule di marketing come sconti,
servizi addizionali, fidelizzazione del cliente e quanto altro, si deve riuscire a
incentivare il consumo del prodotto turistico in tutti i comuni del territorio. Per
promozionare, far conoscere la regione e attrarre nuovi visitatori sarebbe utile
organizzare eventi e varie attività. Bisogna avere particolare attenzione alla qualità
dell’esperienza offerta al turista poiché questo si trasforma lui stesso in mezzo di
comunicazione raccontando i momenti vissuti nella Valle Olona.
L’esperienza che un visitatore deve descrivere al suo intorno sociale, deve avere anche
connessioni con problemi sociali, per questo è importante diffondere l’idea che si sta
praticando un turismo sostenibile e che si sta utilizzando risorse locali. Il pensiero che la
visita ha contribuito alla conservazione dei patrimoni autoctoni culturali e naturali. Ciò
che un turista deve percepire è la sensazione di star passando una giornata salutale sia
per l’attività fisica praticata sia per le condizioni ambientali favorevoli. Si deve far in
modo che l’ospite intenda la qualità dei momenti vissuti, dall’esposizione e
interpretazione dei patrimoni fino alla degustazione dei prodotti tipici regionali. La
qualità deve distinguere la Valle Olona, questo è necessario per riconvertire la sua
antica immagine sfavorevole in una percezione positiva.
Azioni
generali Azioni concrete Attori implicati
Land
scap
e St
rate
gy
Mantenimento generale della qualità
ambientale.
Tutti i comuni della Valle Olona,
Provincia di Varese, Regione
Lombardia.
Protezione, pulizia e sistemazione dei
parchi.
PLIS RTO, PLIS Medio Olona, PLIS
Bosco del Rugareto, PLIS Parco
Alto Milanese, Parco Pineta.
Conservazione dei monumenti
d’interesse culturale.
Comuni della Valle Olona,
Provincia di Varese, FAI, Regione
Lombardia, Attori Privati.
Risanamento del fiume Olona e delle
aree industriali abbandonate.
Regione Lombardia, Contratto di
Fiume, Consorzio del Fiume
Olona, Attori Privati.
Miglioramento dell’accesibilità e della
segnletica alla Ciclopedonale della
Valle Olona.
Comuni della Valle Olona,
Provincia di Varese, , Ecomuseo e
altre associazioni.
Aumento delle infrastrutture
turistiche.
Provincia di Varese, Comuni della
Valle Olona, Attori Privati.
Creazione di itinerari turistici e di ozio
specifici (culturali, naturali, industriali,
etc.) o misti.
Provincia di Varese, PLIS, Parco
Pineta, Comuni della Valle Olona,
Attori Privati, Ecomuseo e altre
associazioni.
Creazione del corridoio ecologico della
Valle Olona.
Regione Lombardia, Provincia di
Varese, PLIS, Parco Pineta,
Comuni della Valle Olona, Attori
Privati, Ecomuseo e altre
associazioni.
Allungamento della Ciclopedonale
della Valle Olona fino a Rho-Pero
(Expo 2015) formando un
Regione Lombardia, Provincia di
Varese, PLIS, Parco Pineta,
Comuni della Valle Olona, Attori
collegamento con la Pista Ciclabile
VENTO (Venezia-Torino)
Privati, Fondazione Cariplo,
Ecomuseo e altre associazioni.
Estensione della Ciclopedonale della
Valle Olona verso Nord lungo il
tracciato della Valmorea fino a
Mendrisio.
Regione Lombardia, Provincia di
Varese, PLIS, Parco Pineta,
Comuni della Valle Olona, Attori
Privati, Ecomuseo e altre
associazioni.
Allestimento di Castellanza come porta
d’accesso alla Valle Olona: fomentare
offerta bike-shating e guide turistiche
e creazione punto d’informazione.
Comune Castellanza, Attori
Privati, Ecomuseo e altre
associazioni.
Infr
astr
uctu
re P
roje
cts
Promozione del Patrimonio Mondiale
Unesco Castelseprio-Torba e di tutto il
patrimonio culturale della Valle.
Comuni della Valle Olona, FAI,
Provincia di Varese, Ecomuseo e
altre associazioni.
Promozione dell’antica ferrovia della
Valmorea.
LeNord, Provincia di Varese,
Agenzia del Turismo, Ecomuseo e
altre associazioni.
Promozione della pista Ciclopedonale
della Valle Olona.
Comuni della Valle Olona,
Provincia di Varese, Agenzia del
Turismo, Ecomuseo e altre
associazioni.
Sviluppo di un Brand, uno slogan e
altra pubblicità per la Valle Olona.
Camera di Commercio di Varese,
Provincia di Varese, Agenzia del
Turismo.
Riqualificazione delle installazioni
industriali abbandonate.
Regione Lombardia, Comuni della
Valle Olona, Attori Privati.
Org
anis
atio
nal
and
Adm
inis
trat
ive Riconoscimento della Valle Olona
come ambito unico. Comuni della Valle Olona.
Promozione della partecipazione
popolare.
Comuni della Valle Olona,
Ecomuseo e altre associazioni.
Incorporazione nel progetto di
svilupppo turistico di tutti gli attori
locali, comprese le associazioni.
Comuni della Valle Olona,
Ecomuseo e altre associazioni. Ci
ty’s
Beh
avio
ur
Attrazione degli investitori dell’EXPO
2015 di Milano.
Comuni della Valle Olona,
Provincia di Varese, Regione
Lombardia, Camera di Commercio
di Varese, Attori Privati,
Ecomuseo e altre associazioni.
Impiegare l’EXPO 2015 di Milano come
vetrina per pubblicizzare la Valle
Olona.
Provincia di Varese, Regione
Lombardia, Camera di Commercio
di Varese.
Networking e eventi utili alla creazione
di reti di cooperazione.
Comuni della Valle Olona,
Provincia di Varese, Camera di
Commercio di Varese, Attori
Privati.
Creazione di progetti innovativi che
ottengano finanziamenti da parte della
Provincia di Varese, della Regione
Lombardia, dall’Unione Europea, etc.
Comuni della Valle Olona, PLIS,
Parco Pineta, Camera di
Commercio di Varese, Attori
Privati, Università LIUC, Ecomuseo
e altre associazioni.
Conservazione e fomento degli eventi
enogastronomici, sportivi, folcloristici
e culturali presenti nel territorio.
Provincia di Varese, PLIS, Parco
Pineta, Comuni della Valle Olona,
Attori Privati, Ecomuseo e altre
associazioni.
6. Bibliografía
• Cillo, G., Il cicloturismo: strumento di marketing territoriale nel distretto
sportivo d'eccellenza per una logica di sviluppo locale, Tesi Finale del Master in
Strategia e Pianificazione delle Organizzazioni e degli Eventi Sportivi, 2010.
• Corna Pellegrini, G., Studi e osservazioni geografiche sulla regione-città: La
media Valle d’Olona, Ed. Vita e Pensiero, Milano, 1969.
• García Cuesta, J.L., El Turismo Rural Como Factor Diversificador De Rentas En
La Tradicional Economía Agraria, en Estudios Turísticos, No. 132, pp. 47-61,
1996.
• Introini, V., Zibetti, P., Il Medio Olona: lineamenti di morfologia paesistica,
Macchione Editore, Varese, 1998.
• Magini, G., La Valle del fiume Olona, Lombardia NordOvest , Camera di
Commercio di Varese, Vol. 3, pp. 15-46, 2004.
• Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali, il
Turismo e lo Sport, Turismo Italia 2020: Leadership, Lavoro, Sud, Piano
Strategico per lo Sviluppo del Turismo in Italia, Roma 18 Gennaio 2013.